
Per piede diabetico si intende una complicanza cronica del diabete mellito, che causa alterazioni anatomo-funzionali di piede e caviglia.
Il piede diabetico può comportare due quadri patologici ben distinti in base al meccanismo di danno che il diabete provoca al piede:
- il piede diabetico neuropatico: quando il danno è provocato dall’alterazione di glucosio nel sangue sul nervo e si manifesta da una parte con perdita progressiva della sensibilità, termica, tattile e dolorifica e dall’altra con un’alterazione anatomica del piede (appoggio plantare anomalo) che comporta aree che tendono ad ulcerare.
- il piede neuroischemico: è dovuto al deficit vascolare arterioso, cioè, il paziente è soggetto ad una riduzione del flusso di sangue al piede causato dall’alterazione dei vasi sanguigni degli arti inferiori che in questo modo diventa ischemico e più soggetto allo sviluppo di necrosi e gangrena.
Un programma di prevenzione del piede diabetico e la diagnosi precoce si sono dimostrati strumenti di assoluta efficacia nel combattere le pericolose complicanze della patologia. Per identificare un paziente a rischio di piede diabetico è fondamentale esaminare e controllare frequentemente i piedi sulla base della probabilità che si manifestino ulcerazioni. In relazione al livello di rischio, è bene programmare controlli con il diabetologo che, a seconda dei casi, possono avere cadenza mensile, trimestrale e annuale.
Durante la prima visita il podologo effettua i seguenti step:
- Anamnesi del paziente per ottenere alcune informazioni che possono risultare utili alla definizione della diagnosi;
- Ispezione del piede per rilevare la presenza di sintomi che possono far pensare a complicanze (arrossamenti, ferite aperte, tagli, vesciche);
- Ricerca dei riflessi per sondare il rischio di insensibilità e quindi alto rischio di ulcerazione;
- Analisi della sensibilità tattile del piede;
- Valutazione della sensibilità vibratoria: applica un biotesiometro sul malleolo e sul I° dito del paziente o utilizza un diapason;
- Realizzazione di ortesi plantari su misura per ridurre i picchi di pressione a livello della superficie plantare e dorsale del piede;
L’assistenza podologica è fondamentale soprattutto quando si è già verificata un’amputazione anche minima, per scongiurare una recidiva.
Per questo vi invitiamo a prendere appuntamento nel nostro Studio di Podologia e Posturologia Luigi Ursida di Viterbo, chiamando allo 0761 220551 o scrivendoci sui nostri canali social.